Prepararsi alla Comunione

Come andare preparati ad accogliere il Re dell'Universo che si dona al genere umano nel suo Corpo e nel suo Sangue? Ovviamente, non c'è una regola precisa, ma possiamo individuare una serie di linee marcate oppure tentare di creare un sunto di tutte queste linee.

Generalmente, la Chiesa Russa insegna che la Confessione deve obbligatoriamente precedere la Comunione. Su questo punto, però, essendo che l'Eucarestia è medicamento dei malati e non premio dei perfetti, suggerisco umilmente che se la Confessione è cosa molto buona e molto giusta, ma non si ha lo spirito della penitenza - che una confessione operata giusto per fare la comunione, senza sentimento, è alquanto ridicola spiritualmente perché non vi è pentimento - ci si accosti comunque al Corpo di Cristo con serietà, preparandosi a dovere con i canoni di preghiera e le altre forme di pietà che la Chiesa ci insegna.

Sarebbe buona cosa, ad esempio, frequentare i vespri del Sabato o almeno del giorno precedente la nostra comunione. Seguire il ciclo liturgico completo ci aiuta a entrare da prima nel Mistero che vivremo al momento della Comunione.

Fra le preparazioni più diffuse - e giustamente più seguite - abbiamo la Regola per la comunione, recitata per intero dai monaci, ma accessibile a tutti coloro che vogliono prepararsi degnamente all'evento eucaristico. Chi, per ragioni di tempo, non può leggerlo tutto, parli col proprio padre spirituale o si organizzi in modo che riesca in coscienza a sentirsi pronto. ( la regola in italiano si trova qui). Per le coppie miste o le persone di altra lingua, è facile reperire i libretti di preghiera ( molitvoslov in russo e carta de rugaciune in romeno ) i quali sempre contengono la Regola. 

Il Metropolita Kallistos Ware suggeriva di pregare durante molti attimi diversi della giornata, non per forza in lunghi periodi di tempo, ma costantemente. Un'altra buona cosa potrebbe essere quella di seguire la Liturgia delle Ore, che si trova sull'Anthologhion

Ovviamente, la Tradizione ci insegna a digiunare dalla notte del giorno precedente ( generalmente, si digiuna dalla Mezzanotte e si salta la colazione del giorno prescelto). Ma poiché è il digiuno ad esser fatto per l'uomo e non l'uomo per il digiuno, anche in questo caso, darsi una regola assieme al proprio confessore può essere una linea preferibile allo zelotismo di saltare una settimana di pasti al lassismo più totale. Il digiuno è rinuncia a qualche piacere, non per forza il cibo - che tuttavia rimane il più arcaico e il più diffuso oggetto del digiuno - ma anche divertimenti, tv, internet, rapporti sessuali fra coniugi, e così via. Mi sento di ricordare che un bambino ( 0-14 anni ) non è tenuto a seguire i canoni completi e sopratutto non al digiuno stretto delle Quaresime: se è una famiglia cristiana, si troverà senza dubbio un ambiente stimolante in cui crescere. 

Infine, la Lettura dei Padri della Chiesa e la Santa Scrittura in un momento della giornata sono sicuramente ottimi spunti per una riflessione e magari iniziare, o concludere, una pratica devozionale o la stessa regola della comunione.

Le mie indicazioni non sono ovviamente oro colato e non sono canoni, ma solamente suggerimenti - e il mio stesso modo di prepararmi. 

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