Sei consigli per le Parrocchie ( padre John Peck )

Il testo che segue è la traduzione libera dell'articolo di padre John A. Peck apparso su Good Guys wear black.

Il novanta percento delle chiese americane ( ma non solo ) è stagnante o in declino. Chiese morenti chiudono i battenti ogni giorno, al ritmo giornaliero di dieci parrocchie. Anche i fedeli che hanno partecipato per anni alla vita comunitaria della Chiesa frequentano sempre meno. Dio si compiace di aprire nuove chiese, e di chiuderne altre. Come mai? Io ho visitato tanto chiese morenti quanto chiese floride, ed erano diverse le une dalle altre, con sei grandi differenze.

1. Le chiese floride sono aperte verso l'esterno. Le chiese che crescono hanno perenne attenzione ai membri che non ne fanno parte. Il pastore ogni settimana predica specificatamente per coloro che non conoscono il Cristo. Ogni ministero della Chiesa è focalizzato sugli ospiti e i visitatori. Gli eventi ecclesiali sono basati sulla possibilità o meno di convertire coloro che vi parteciperanno. Il bilancio della Chiesa viene calcolato con molte devoluzioni a favore dei programmi d'evangelizzazione. Le riunioni del clero sono orientate a prendere fedeli dall'esterno. Al contrario, le chiese morenti non hanno programmi specifici per coloro che vi si avvicinano, il pastore parla solo per coloro che già frequentano e per di più gli eventi parrocchiali sono svolti per rendere i membri felici; alle riunioni parrocchiali si parla del colore dei tappeti.

2. Le chiese floride hanno un pastore intraprendente. Il sacerdote decide e applica con rapidità e discrezione, assumendo nuovo personale o premendo per ordinare altro clero secondo le possibilità economiche e le reali necessità della parrocchia. Nelle chiese morenti, i consigli parrocchiali hanno più potere del pastore e decidono tutto da soli: il prete ha l'autorità che il consiglio parrocchiale decide che ha. 

3. Le chiese floride sono "innovative". Le chiese che riescono a crescere hanno una forte presenza online, hanno pagine facebook, e profili su twitter, instagram, e altri social networks. Esse puntano a convertire individui e piccoli gruppi attraverso la presenza sui mass media. Le chiese morenti sono talmente bigotte da ritenere l'internet un pericolo per il Vangelo, e difatti non hanno, spesso, neanche un sito internet. 

4. Le chiese floride sono improntate all'azione. Le chiese in crescita fanno cose. Non parlano di problemi e opportunità, ma agiscono subito. Il clero prende decisioni per la comunità anche se possono ferire qualcuno. Il clero esce dalle parrocchie per agire sul territorio. Al contrario, le chiese morenti parlano di agire, ma poi rimangono seduti. Raramente una chiesa morente fa qualcosa che potrebbe compromettersi coi membri già acquisiti, e per di più l'azione ecclesiale rimane all'interno delle mura parrocchiali.

5. Le chiese floride pregano e vivono bene. Coloro che vi partecipano celebrano con dignità, c'è sempre un senso di eccitazione la domenica o per le feste; le persone sono riluttanti a non partecipare ai divini servizi. Le persone fra di loro sono amichevoli e vedono nella vita cosa accade grazie alla loro partecipazione liturgica. Invece, i membri delle chiese morenti non vedono l'ora che la liturgia finisca. Se possono, i membri di queste comunità non frequentano, e nessuno vuole servire in parrocchia, perché nessuno vede i cambiamenti nella propria vita. Le persone di queste parrocchie se ne vanno subito dopo la celebrazione, perché non vedono l'ora di uscire. 

6. Le chiese floride hanno fede in Dio. I membri di queste comunità fiorenti non hanno paura di abbracciare il rischio per diffondere il Vangelo, e credono che Dio può far grandi cose per mezzo della chiesa. I membri si incontrano spesso e discutono sui progetti che Dio ha per loro e su come agire di conseguenza. I membri delle chiese morenti pensano di esser stati dimenticati dalla Provvidenza, evitano a tutti i costi qualsiasi azione rischiosa e si scusano sempre per non aver fatto abbastanza, perché hanno dimenticato che Dio è con loro e non sanno che fare. 

Anche se siamo parte di una chiesa morente, c'è sempre speranza. Dio non vi ha dimenticato. La buona notizia è che Dio è abituato a riportare i morti in vita: non ci sarà problema a rivitalizzare la vostra chiesa, se vi darete da fare. 


Commenti