La sorte delle anime dei bambini non battezzati

Secondo la tradizione della Chiesa Ortodossa, i bambini si battezzano dopo 40 giorni dalla nascita, qui è relativamente molto raro che il bambino muoia privo dei sacramenti; ma nella sventurata occasione, vediamo di comprendere meglio qual è la posizione della Chiesa concernente il destino della sua anima.

Nei riguardi della sorte dell'anima dei bambini defunti senza battesimo, sant'Ambrogio di Milano dice:

Chi non rinasce nell'acqua e nello Spirito non entrerà nel Regno dei Cieli. Non vi sono eccezioni, neppure per gli infanti o per chi subisce un incidente. Essi non soffrono forse delle pene (dell'inferno), ma non vedo come potrebbero gioire e possedere l'onore del Regno. [1]

Il Triodio espone un concetto interessante, che sente l'influenza dell'omelia 40esima di san Gregorio Nazianzeno (+390), e che fa eco a sant'Ambrogio:

Dobbiamo sapere che i bambini battezzati gioiscono del paradiso di delizie, mentre gli infanti privi di battesimo, così come i pagani (nati prima di Cristo), non soffrono i patimenti della Geenna, ma non conoscono neppure la letizia del Paradiso. [2]

Al sinodo del 1772 sito in Costantinopoli fu decretato che:

Seguendo la Verità e allontanandoci dalle perniciose innovazioni, divinamente affermiamo che esistono solamente due posti per l'anima dopo la morte, ossia l'Ade e il Paradiso, il primo per i peccatori e il secondo per i giusti, così come insegna la divina Scrittura. Noi non accettiamo alcun Purgatorio, giacché né la Scrittura né i Santi Padri ne hanno mai insegnato questa dottrina, ma riteniamo che esistano, al'interno di questi (inferno e paradiso), molte dimore. [...] Coloro che hanno peccato lievemente o moderatamente possono sperare nella misericordia di Dio e di essere liberati. Per questo la santa Chiesa offre suppliche, litanie, commemorazioni ed elemosine, affinché queste anime trovino conforto e pace. [3]


Il "Golgota", l'altarino per i defunti 

Si può quindi ritenere che una di queste "dimore" ospiti i bambini non battezzati e che questi siano resi salvi dalle preghiere della Chiesa. Del resto, sembra che la Geenna (l'inferno) sia solo uno dei "luoghi spirituali" dell'Inferno, e che non sia la totalità dell'Ade, dove invece vivono anche le anime dei defunti che possono essere salvati. Come è possibile tutto questo? San Gregorio Magno (+604) risponde: 

Chi è in grado di conoscere gli imperscrutabili giudizi di Dio? Tutto ciò che compete all'Esame divino a noi non è dato comprendere, e abbiamo perfino paura di discuterne. [4]

------------------------------------------------------
NOTE

1) Sant'Ambrogio di Milano, Su Abramo, libro II, cap. 11 sez. 84

2) Edizione greca del Triodio del 1882, pag. 318 (link)

3) La citazione da questo link

4) San Gregorio Magno, Dialoghi, libro IV, cap. 26

Commenti