Una analisi iconografica dell'Icona della Resurrezione

Il sito Catalogue of St. Elizabeth Convent propone una bella analisi simbolica dell'icona di Cristo Vincitore della Morte, o "icona della Resurrezione", che veneriamo per tutti i quaranta giorni successivi alla Pasqua


L'icona della Resurrezione

Al centro della nostra fede vi è il Cristo e la sua Resurrezione dai morti. e la sua icona è la più istruttiva, la più diffusa e la più bella di tutte. 

L'icona di Cristo Risorto non ci mostra solamente un sepolcro vuoto, ma è ben più articolata e la vittoria mostrata dall'immagine abbraccia tutte le cose. Infatti il Cristo non solo ha vinto la morte di sé stesso, ma è sceso nell'Ade a liberare le anime dei giusti che lo attendevano da tempo immemorabile: l'icona mostra la sua Catabasi agli inferi attraverso la salvezza di Adamo ed Eva, raffigurati nell'atto di uscire dai sepolcri. 

Il Cristo si trova al centro della composizione, circondato dalle energie divine simboleggiate dall' "uovo" azzurro, ovviamente trionfante, nel luogo che gli spetta, spesso circondato da altri personaggi quali Giovanni Battista, Abele il Giusto, gli Apostoli e i Santi che lo hanno riconosciuto come Messia e come Salvatore del Mondo. Nella parte inferiore dell'icona è rappresentato l'Ade, squarciato, poiché i suoi cancelli sono stati abbattuti e i demoni sono spaventati e confusi. La Catabasi agli Inferi di Cristo Gesù è stata spiegata molto bene già dai primi autori della Cristianità quali San Melitone di Sardi nell'Omelia della Passione, da Tertulliano nel Trattato sull'Anima, da Ippolito sul Trattato su Cristo e l'Anticristo, da Origene in Contro Celso, e anche da sant'Ambrogio di Milano. 

L'icona della Resurrezione ci mostra l'Amore di Dio che salva l'umanità e tutto il creato: appelliamoci a Lui con speranza e fede, e non ci deluderà... 

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