Dove si trovano Enoch ed Elia?

Nella Sacra Bibbia leggiamo che i beati profeti Enoch ed Elia non sono morti, ma hanno subìto un destino piuttosto singolare, oseremmo dire unico: sono stati tratti nei Cieli e non hanno assaggiato la morte. Si desume chiaramente dai passi biblici che riguardano la loro fine:

Ed Enoch camminò con Dio, e poi disparve, poiché Iddio lo prese. [Genesi, 5:24] e anche: Enoch piacque a Dio, e fu rapito [Siracide, 44:16].

Mentre camminavano conversando [Eliseo ed Elia], ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. [4Re 2:10]


Icona dei santi profeti Enoch ed Elia

Ma non si capisce bene se essi siano in un luogo oppure se hanno cambiato stato di esistenza. La Chiesa Ortodossa insegna che i beati Enoch ed Elia vivono una specialissima condizione accordata loro dalla Provvidenza e dimorano nell'Eden, aspettando la fine dei tempi per compiere la loro ultima missione in accordo coi loro carismi. Il profeta Enoch tornerà per condurre le nazioni al pentimento, insegnando la vera Fede alla maggior parte del mondo, mentre Elia tornerà per istruire gli ebrei sulla verità suprema e sul Cristo. Nell'Apocalisse (cfr. Apocalisse, 11) ci sono Due Testimoni della gloria divina che, "vestiti di sacco", profetizzeranno: alcuni Padri della Chiesa li interpretano come Enoch ed Elia. 

San Giovanni Battista è detto "lo spirito di Elia" in base al Vangelo di Matteo (Mt 11:14). In che senso? 

Come spiega bene lo stesso Vangelo, Giovanni il Precursore agisce come un novello Elia, preparando la strada a Gesù Cristo, secondo un carisma missionario specifico, che la Bibbia non esita a paragonare allo zelo di Elia. San Gabriele Arcangelo parla di Giovanni a suo padre Zaccaria, dicendo: Ed andrà davanti a lui nello spirito e potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti, per preparare al Signore un popolo ben disposto.  [Luca 1:17]

Questo non significa che Elia non tornerà fisicamente nel futuro, o che Giovanni Battista era "posseduto" da Elia. Questo è assolutamente fuori questione. San Giovanni Crisostomo, nella sua Omelia quarta sulla seconda lettera ai Tessalonicesi,  espone chiaramente il concetto che san Giovanni ha agito in vita come avrebbe agito Elia, e in questo senso "possiede il suo spirito". San Giovanni Crisostomo, sempre nella stessa omelia, dice che così come san Giovanni Battista fu precursore di Cristo, così Elia tornerà dopo l'Apocalisse ad annunciare la gloria del Regno. Anche sant'Agostino d'Ippona, nella Città di Dio (Libro XX, cap. 29) espone i medesimi concetti. 

Secondo una tradizione diffusa principalmente a Creta, anche san Giovanni Evangelista avrebbe guadagnato la vita nell'Eden, asceso al Cielo direttamente senza passare per la morte, in virtù delle parole di Cristo: Se voglio che rimanga finché io venga, che t'importa? [Giovanni 21:20-24]. 


Ascensione di Giovanni Evangelista, Giotto (Chiesa della Santa Croce, Firenze).

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