L'eterodossia russa: un viaggio fra le sètte dell'Oriente cristiano

La Chiesa Russa, per certi versi, rappresenta un unicum nel vasto mondo ortodosso, specialmente in quello antico: fu l'unica Chiesa Locale a darsi alla missionarietà dopo lo Scisma del 1054. Mentre la Chiesa di Costantinopoli si concentrava sulle polemiche teologiche con i cattolici nell'arco del Basso Medioevo, prima della caduta di Costantinopoli. Successivamente alla morte dell'Impero d'Oriente, i greci furono sottomessi ai turchi anche culturalmente, completando il ciclo di decadenza della civiltà elleno-romana. In Russia, un paese per molti aspetti nuovo, nato da pochi secoli, la Cristianità ortodossa si era sviluppata in modo proprio, e aveva dato esito a numerose peculiarità locali. Il fermento culturale intorno alla religione generò, nel tempo, una quantità innumerevole di sètte e di movimenti carismatici ispirati al cristianesimo, una sorta di "protestantesimo ortodosso", che ebbe larga fortuna dal tardo Cinquecento in avanti, quando la conquista della Siberia - paragonabile al "Far West" dei russi - rese possibile colonizzare ampie zone disabitate, relegando questi gruppi settari al margine della società russa civilizzata, mandandoli dunque "al confine", al Far East, affinché non turbassero la Chiesa ufficiale. 

Veniamo adesso a conoscere i principali - e a tratti terribili - movimenti eretici della Russia medievale e moderna.

I più antichi fra gli eretici in Russia furono i Bogomili, la cui dottrina fondamentalmente è gnostico-catara. I più spinti membri di queste comunità praticavano l'astensione totale dalla sessualità e praticavano il veganesimo. I bambini venivano cresciuti in comune, e si negava l'esistenza della Famiglia. Resistettero fino al 1300 circa. 

Verso il XV secolo comparvero in Russia i Giudaizzanti, una eresia molto antica nel Mediterraneo, ma ancora sconosciuta in Russia. Questo gruppo riteneva imprescindibile il seguire le antiche prescrizioni ebraiche come la circoncisione e la pratica del Sabato, oltreché le abluzioni rituali e tutta spiritualità giudaica. I giudaizzanti fecero la loro comparsa a Novgorod, ove incontrarono il favore di molte personalità influenti, le quali li salvarono dalla totale distruzione. I giudaizzanti rifiutavano la divina liturgia e le icone, e negavano la divinità di Cristo. Nel 1504 furono imprigionati in massa. I pochi superstiti fonderanno la sètta dei Sabbatisti. 

I Sabbatisti (Субботники / Subbotniki) sono la continuazione dei Giudaizzanti, i quali praticavano il riposo del Sabato. Lo Zar Nicola I di Russia li confinò nella regione del Caucaso. 

Il XVIII secolo vede la nascita di numerose sètte, di ispirazione europea alle volte, mentre altre volte genuinamente "russe". 

I Vecchi Credenti nacquero da una porzione della Chiesa Ortodossa ufficiale in contrasto con le riforme liturgiche del patriarca Nikon. Una breve storia della loro nascita è già stata presentata su questo blog. Si diffusero a macchia di leopardo in tutta la Russia, specialmente nel Nord. A più riprese, da varie missioni colonizzatrici, furono spediti al confino. 

I "Negatori dello Spirito" (Духоборы / Dukhovory) avevano una teologia molto affine a quella dei Quaccheri. Inoltre, si spingevano molto oltre, dichiarando che la Bibbia era falsa, perché sicuramente interpolata lungo la storia dell'umanità. Venivano definiti anche "i pacifisti" per l'assoluta negazione di qualsivoglia violenza. Negavano ovviamente la divina liturgia e il culto delle icone, basando la propria ritualità su celebrazioni molto semplici. Adottarono il vegetarianesimo e l'astensione da alcol e tabacco. A causa di un editto imperiale, furono costretti ad emigrare in massa in Canada nel 1902. 

I "Bevitori di Latte" ( молока́ники / Molokaniki ) erano una sètta molto particolare: nacquero rifiutandosi di seguire il digiuno dal latte in Quaresima, così come viene caldeggiato dalla Chiesa Ortodossa. Arrivarono ben presto alla solita negazione dei sacramenti e dell'iconografia. Nacquero sotto il regno di Ivan il Terribile, e furono esiliati nel Caucaso e in Armenia, dove ancora oggi esistono in piccole comunità. 

Fra la fine del Settecento e l'inizio del XIX secolo nacquero le due sètte più famose e anche più terribili della sfera russa. 


Un radenie, un ballo estatico dei Flagellanti russi

I Flagellanti ( Хлысты / Hlysty) erano un gruppo di "cristiani dello spirito" come si definivano, i quali praticavano, accanto alla Ortodossia, anche pratiche pagane distorte ed infatuazioni gnostiche. Rifiutavano generalmente la venerazione dei santi (tranne la Madre di Dio) e pensavano di poter parlare direttamente con lo Spirito Santo. Furono fondati da un tale Danil Filippovic, un contadino di Kostroma. Solevano ritrovarsi la notte per ballare in preda all'euforia, in cerchio, venerando una giovane vergine come "Madre Terra": i balli (radenie) si tenevano anche nudi e generalmente finivano in orge sessuali. Altri tratti di questa sètta erano il millenarismo e la pratica della flagellazione rituale, cosa che li avvicina molto a certe espressioni del cristianesimo latino post-scisma. I Flagellanti credevano che ognuno di noi può diventare "un Cristo" atrraverso la pratica ascetica. Le loro comunità avevano una sorta di gerarchia ecclesiastica, con "profeti", "profetesse" e "cristi" e "madonne". Prima della Rivoluzione Russa il loro numero era di circa quarantamila individui. Si mormora che Grigorij Rasputin fosse un membro di questa sètta. I Flagellanti scomparvero grossomodo dopo la Rivoluzione Russa. 

I "Seguaci del Pentateuco" (Pjatoknisznyki) sono una derivazione dei Sabbatisti: condividono con essi il rigetto del clero, delle icone e dei riti cristiani, e ritengono che Mosé sia il fondamento della Fede. La Chiesa, secondo questa setta, è solo una società umana, e tutto ciò che vediamo è solo strumentale. La comunione, che pure loro amministrano, è solamente un pasto commemorativo; la confessione, nella quale credono, è solo "personale pentimento" non c'è un rito apposito per compierla. Interessante la loro soteriologia: agli occhi di Dio, qualsiasi fede è giusta se vissuta integralmente, e tutte le religioni sono uguali davanti a Dio. Propugnavano l'anarchia politica e il pacifismo. 

I Mutilanti (скопцы / skoptzy) emersero nella seconda metà del diciottesimo secolo.  Nel 1760 un contadino di nome Kondratij Selivanov, appartenente alla setta dei Flagellanti, si separò dagli stessi e chiamò se stesso Redentore, iniziando la predicazione della propria verità. Dal suo villaggio natale di Sosnovka si diffusero un po' ovunque nella regione. Nel 1797 Selivanov ottenne un colloquio con lo zar, Paolo I al quale volle sottoporre la propria dottrina: dichiarandosi dinnanzi allo zar come padre dello stesso Paolo I (lo zar Pietro III era stato ucciso nel 1762), Selivanov ottenne d'esser rinchiuso nello ospedale psichiatrico di Obukhov, dal quale fu rilasciato solo nel 1802. Dal 1802 al 1820 il predicatore visse nella casa di uno dei suoi adepti, predicando d'essere sia Gesù Cristo ritornato che lo zar Pietro III incarnato. Selivanov ebbe anche il tempo di predicare la giustizia sociale propugnando la causa della liberazione della terra, diventando così molto amato dagli strati più bassi della popolazione rurale. Quando si seppe che numerosi parenti del Governatore di Pietroburgo si erano convertiti, lo zar decise di chiudere la faccenda e ordinò al Terzo Dipartimento (la polizia segreta zarista) di intervenire. La caccia all'eretico fu estenuante, ma non scomparvero. Comunità di Mutilanti fecero la loro apparizione a Mosca, Odessa e Pietroburgo. Selivanov fu confinato nel monastero Evfimiev di Suzdal, e i suoi discepoli compivano pellegrinaggi fin lì per adorarlo. Il contadino-profeta morì all'età di cento anni nella sua cella-prigione. Nel 1866 la setta aveva ancora 5444 membri, sia uomini che donne. All'inizio del ventesimo secolo, il loro numero era di quasi 100'000 unità. La Rivoluzione non li risparmiò di certo, uccidendone in gran numero. Molti di essi fuggirono in Romania, dove si diedero alla professione di cocchieri dei calesse a Bucarest, o si mescolarono coi Vecchi Credenti romeni. 

 Sebbene furono sempre una presenza contenuta nell'Impero Russo, i Mutilanti erano molto famosi. Come tutte le sètte russe, rifiutavano la mediazione del sacerdozio e le pratiche rituali del cristianesimo ortodosso, preferendo parlare di "immersione nello Spirito", ovvero la capacità dei membri di poter direttamente comunicare con Dio senza intermediari. La "gerarchia" dei Mutilanti, chiamati anche "Castrati", prevedeva dei livelli di adesione alla sètta, l'ultimo dei quali necessitava della castrazione per gli uomini e della mastectomia (taglio del seno) per le donne. I mutilanti, una sètta di derivazione gnostica, rifiutavano difatti la sessualità  e ritenevano impuri i propri genitali. Secondo i mutilanti, il Peccato Originale sarebbe stato il primo coito di Adamo ed Eva, e il marchio di Caino sarebbero i genitali stessi. Per i maschi esistevano due livelli di castrazione, la "piccola" e la "grande". La piccola prevedeva la rimozione solo dei genitali, la grande l'asportazione completa del pene. 

Secondo le fonti ufficiali, i Mutilanti sono esistiti fino al 1990 in Latvia, sebbene una piccola comunità di resistenti abiti ancora sul Caucaso: hanno rinunciato alla mutilazione. Nel resto del mondo sono completamente estinti.

L'ultima, grande eresia nata nella Russia è il Kartaoismo, una dottrina inventata da due donne, Alma Maria Kartano e Matilda Reunanen, negli anni 20 del Novecento. Queste donne insegnavano una nuova forma di millenarismo, e usavano i "bambini predicatori" come insegnanti nelle loro scuole di pensiero, fondate a Sippola e Vampula, in Finlandia. Pare che queste due donne furono introdotte alla dottrina dei Flagellanti e, tornate in patria, decisero di introdurre elementi dei Flagellanti nel Luteranesimo dal quale provenivano. La Kartano era difatti una diaconessa della Chiesa Luterana di Finlandia. Decisero di adottare l'astensione completa dal sesso, e dichiararono la validità dei matrimoni bianchi (non consumati). Le donne dovevano indossare ampi veli e abiti neri che coprivano anche il volto, in modo da non destare lussuria negli uomini. Queste due donne furono promotrici anche della glossolalia, ovvero del parlare in lingue come manifestazione dello Spirito Santo. Alla morte di Alma Kartano, il movimento si sciolse. Attualmente, i pochissimi aderenti a questa visione del Luteranesimo sono integrati nella Chiesa di Finlandia. 

Come è terribile l'umanità quando si allontana da Cristo e dalla sua Chiesa.

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